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Le Nostre Pubblicazioni

“Guida agli incentivi per le imprese” – Libro di Giuseppe Arleo – edito da Il Sole 24Ore, 2022

Negli ultimi decenni, il panorama economico europeo ha visto un crescente protagonismo delle imprese femminili. Tuttavia, la definizione di “impresa femminile” rimane ancorata a concetti obsoleti, incapaci di cogliere la complessità e la diversità delle realtà imprenditoriali moderne. “Occorre agire sulle normative vigenti in Italia e in Europa, al fine di giungere a una definizione unica e moderna di impresa femminile”, come dichiara Valentina Picca Bianchi, portavoce del Comitato Impresa Donna.
Con la firma del protocollo d’intesa tra le finanziarie regionali del centro Italia – Fira, Lazio Innova, Sviluppumbria, Sviluppo Europa Marche – nasce un modello di collaborazione tra regioni che può rappresentare un punto di riferimento per altre aree del paese. Alla presenza dei rispettivi rappresentanti Giacomo D’Ignazio e Stefano Cianciotta, Francesco Marcolini, Michela Sciurpa e Monica Mancini Cilla, sono state poste le basi per un agire comune destinato ad una crescita equilibrata e condivisa dell’area geografica.
La sottocapitalizzazione del sistema produttivo italiano, la necessità della crescita dimensionale delle imprese, la ridotta diffusione del private equity, sono stati alcuni dei temi trattati nella conferenza organizzata alla fine di novembre a Torino dall’Anfir, l’Associazione Nazionale delle Finanziarie Regionali.
Due miliardi e 100 milioni di euro per gli istituti scolastici di cui 1,7 miliardi di euro per la trasformazione delle classi tradizionali in ambienti innovativi di apprendimento e nella creazione di laboratori per le professioni digitali del futuro: sono questi i numeri chiave del Bando “Scuola 4.0” promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito nell’ambito del PNRR.
Due miliardi e 100 milioni di euro per gli istituti scolastici di cui 1,7 miliardi di euro per la trasformazione delle classi tradizionali in ambienti innovativi di apprendimento e nella creazione di laboratori per le professioni digitali del futuro: sono questi i numeri chiave del Bando “Scuola 4.0” promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito nell’ambito del PNRR.
Se è vero che una della priorità del PNRR è aiutare il mondo della scuola a cogliere le sfide dell’innovazione è interessante il dato secondo cui l’88,2% dei dirigenti scolastici e degli insegnanti italiani crede che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza possa aiutare a migliorare la scuola pubblica italiana attraverso l’uso di nuove tecnologie.
“Potenziare il capitale circolante delle aziende attraverso piattaforme digitali che permettano il pagamento effettivo (piuttosto che il semplice finanziamento) delle fatture, anticipatamente allo loro data di scadenza, può incrementare notevolmente l’efficienza dei pagamenti internazionali. E’ un obiettivo del G20, e quindi può contribuire positivamente al commercio internazionale. Contemporaneamente si riducono i costi per le aziende con benefici su occupazione e crescita sostenibile a livello nazionale”.
La tutela e la valorizzazione dei marchi e della proprietà intellettuale devono essere sempre di più una priorità per i nostri governi. Partiamo dalla tutela della proprietà intellettuale.
“Preoccupa il fatto che solo il 16% delle startup e PMI innovative nel settore ICT è fondata da under-35, mentre le imprese guidate da donne rappresentano solo l’11,9%.”
“Prosegue il viaggio nel mondo delle Finanziarie delle Regioni. Realtà sconosciute ai più, ma che hanno un ruolo strategico nello sviluppo e nella crescita dei territori.”
“Mettere a disposizione ingenti risorse è inefficace e quindi inutile se le imprese incontrano difficoltà nell’accedere a tali fondi a causa degli elevati costi normativi e transattivi, rischi intrinsechi e ecosistemi frammentati. Tali difficoltà sono più palpabili per le PMI che sembrano essere state lasciate indietro nell’Agenda 2030, nonostante siano il più grande datore di lavoro a livello mondiale”
“Il mondo delle costruzioni e tutte le filiere collegate vivono ormai da quasi un anno un estenuante stop and go che non fa bene alle imprese e a chi vi lavora. Il tutto in un contesto in cui abbiamo il combinato dei bonus fiscali per l’edilizia, a partire dal Superbonus, e l’aumento dei costi delle materie prime che è stato concausa e vittima di un’inflazione galoppante.”
“Si è conclusa positivamente la seconda visita in Italia dei tecnici della Commissione Europea per il monitoraggio dei progressi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. I lavori, durante i quattro giorni di incontri, hanno riguardato l’analisi sull’attuazione delle misure previste dal Piano, divise fra investimenti e riforme, con un focus particolare sulle Milestone e sui Target in scadenza nel 2022”
“Saranno la cultura ed il turismo un traino per la ripresa e il rilancio? L’Italia saprà cogliere le opportunità che vengono dal PNRR? E soprattutto: riusciremo a far sì che quello del PNRR sia un “debito buono” e non un “debito cattivo”, per parafrasare il Presidente del Consiglio Mario Draghi…”
“Mentre è iniziato il conto alla rovescia sulla conclusione delle opere che saranno finanziate del PNRR (il 2026 è alle porte se calcoliamo. i tempi per affidare e poi realizzare le opere) a vedere con attenzione l’organizzazione dei nostri Comuni ed enti locali c’è da essere preoccupati.”
“Uno dei grandi limiti della gestione del PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, è la notevole lentezza della macchina amministrativa intesa come una burocrazia pachidermica che rallenta le procedure della gestione dei fondi.”
“Le opinioni sulle prospettive economiche globali sono diverse ma tutte orientate verso un non molto velato pessimismo: alcuni economisti parlano di “policrisi” e di rischio concreto di stagflazione (cioè una combinazione di stagnazione economica e inflazione elevata) nei prossimi anni (come Laurence Summers), altri di recessione imminente e bassa crescita (come Paul Krugman), altri ancora (come Nouriel Roubini) pongono l’attenzione sull’esistenza di svariate minacce che, in un orizzonte di medio periodo, potranno seriamente mettere a rischio le traiettorie di sviluppo del nostro pianeta rispetto a quanto atteso solo pochi mesi fa.”
“L’annuncio della riforma delega del Governo sta generando grande interesse poiché si propone di armonizzare la disciplina degli incentivi alle imprese, mediante la creazione di un codice degli incentivi, il quale è fondamentale per il sistema economico del paese.”
“Il pesante impatto della pandemia e successivamente della guerra in Ucraina hanno ribaltato gli equilibri a livello internazionale anche dal punto di vista delle imprese. Guardando l’evoluzione da una prospettiva del vecchio continente, molti Paesi extra europei offrono strutturalmente consistenti incentivi per stimolare e attrarre investimenti, dopo aver introdotto ulteriori rilevanti misure incentivanti al fine di spingere l’economia e far ripartire la crescita.”
“Lo strumento per far ripartire il Superbonus del 110 per cento e verificare l’idoneita’ delle aziende esiste ed e’ l’attestato Soa. C’e’ un errore concettuale legato allo strumento. I lavori fatti con il Superbonus sono a tutti gli effetti lavori pubblici anche se svolti da privati. Per evitare le frodi non si deve bloccare lo strumento o renderlo piu’ complesso. Basta usare esattamente le stesse regole degli appalti pubblici”
Non è facile per imprenditori, commercialisti e consulenti districarsi nei meandri delle disposizioni agevolative concesse dallo Stato alle imprese attive nel nostro Paese. Guida agli incentivi per le imprese intende fare ordine nella materia e indirizzare il lettore verso gli incentivi più adatti alla propria realtà produttiva
È fondamentale, per tutto il sistema calcio, che si vada verso una sostenibilità finanziaria e un’autonomia in grado di assicurare un futuro virtuoso ai club. Le riforme, di cui si parla tanto nelle ultime settimane, sono sempre più necessarie, a patto di arrivare a soluzioni condivise tra i protagonisti, a partire dalla Federcalcio e dalla Lega Serie A
Il mondo delle costruzioni e tutte le filiere collegate vivono ormai da quasi un anno un estenuante stop and go che non fa bene alle imprese e a chi vi lavora. Il tutto in un contesto in cui abbiamo il combinato dei bonus fiscali per l’edilizia, a partire dal Superbonus, e l’aumento dei costi delle materie prime che è stato concausa e vittima di un’inflazione galoppante.
Bandi per la proprietà industriale, si parte il 27 settembre con i brevetti
B20, Business at OECD, and IOE publish a joint paper: “To deliver the Sustainability Agenda, barriers to liquidity and productivity must be addressed.”
L’agevolazione Marchi + del Ministero dello Sviluppo Economico, gestita da UNIONCAMERE, ha una capienza complessiva di 2 milioni di euro per l’annualità 2022.
“Mettere a disposizione ingenti risorse è inefficace e quindi inutile se le imprese incontrano difficoltà nell’accedere a tali fondi a causa degli elevati costi normativi e transattivi, rischi intrinsechi e ecosistemi frammentati. Tali difficoltà sono più palpabili per le PMI che sembrano essere state lasciate indietro nell’Agenda 2030, nonostante siano il più grande datore di lavoro a livello mondiale”.

La platea dei beneficiari si amplia fino a coloro che hanno compiuto 55 anni a differenza di quanto era previsto ovvero degli under 46 anni. La modifica sarà operativa appena sarà completato l’iter attuativo previsto dalle modifiche presenti in Legge di Bilancio.

Le drastiche riduzioni delle presenze turistiche che emergono anche dal Report di Istat sui movimenti nei primi nove mesi del 2020 sono un segnale di allarme.

“Ben vengano le misure relative alle zone economiche speciali e all’ampliamento della platea dei beneficiari di Resto al Sud al fine di aiutare le start up nelle regioni meridionali”

Italy’s small- and medium-sized companies — defined as entities with fewer than 250 employees, less than 50 million euros (59 million U.S. dollars) in revenue, and a total annual balance sheet worth less than 43 million euros — represent a bigger share of Italy’s economy than they do in the European Union (EU) as a whole. 

Ormai è chiaro che le aziende dovranno puntare sullo smartworking per tutte quelle funzioni che si possono svolgere lavorando da casa. Dovranno inoltre riorganizzare i turni delle produzioni per chi lavora in fabbrica. Per farlo, però, le Pmi non possono essere lasciate sole.

E’ fondamentale che il Governo, alla luce del riemergere della pandemia, tratti con la Commissione europea per modificare i limiti e per prorogare il provvedimento al 2021 o ancor meglio al 2022, in coerenza con la recente proroga del Temporary Framework

Gli ultimi interventi del governo serviranno forse a scongiurare un secondo lockdown. Un ulteriore sostegno alle PMI e alle famiglie deve essere al centro della strategia di sostegno economico, ma la pianificazione rimane fondamentale in una situazione di emergenza.

Ormai è chiaro che le aziende dovranno puntare sullo smartworking per tutte quelle funzioni che si possono svolgere lavorando da casa. Dovranno inoltre riorganizzare i turni delle produzioni per chi lavora in fabbrica.

Siamo tutti consapevoli che, vinta la sfida del Coronavirus, dovremo trovare velocemente una strada per sterilizzare il grave contagio sul versante economico, decidendo su quali settori investire le scarse risorse pubbliche a nostra disposizione.

Il timore che vedo tra gli imprenditori, clienti diretti o indiretti con cui abbiamo contatti tramite i nostri professional partner, è di non riuscire a gestire le criticità legate alla mancanza di liquidità e di dover svendere l’azienda per salvare il patrimonio familiare.

Il timore che vedo tra gli imprenditori, clienti diretti o indiretti con cui abbiamo contatti tramite i nostri professional partner, è di non riuscire a gestire le criticità legate alla mancanza di liquidità e di dover svendere l’azienda per salvare il patrimonio familiare.

La disperazione di non poter pagare fornitori, dipendenti, una cartella esattoriale o la mancanza di quella tranquillità mentale necessaria per sopravvivere oggi. Sono cause che, in situazioni della “nuova normalità” fatta di poca sostanza, possono C’è condurre finanche al suicidio.

Avremmo preferito un decreto di urgenza prima di Pasqua di poche pagine chiare e non soggette a interpretazioni di sorta, con tre macro interventi, per i cittadini e le famiglie (assistenza), per le imprese (tasse), e per la sanità (potenziamento e investimenti).

Un contributo a fondo perduto pari a 15.000 euro se lavoratori autonomi e a 10.000 per ogni socio presente in società fino ad un massimo di 40.000 euro con l’obiettivo di tutelare la continuità aziendale e i livelli occupazionali.

Lo stanziamento dei fondi, non procura nessun aggravio per il bilancio dello Stato avendo la copertura dalle somme già assegnate allo strumento Resto al Sud dalle varie delibere Cipe degli anni passati, oltre al fatto che si tiene conto, in maniera prospettica, dell’utilizzo di circa 150 milioni di euro.

A L’Aquila, nel tecnopolo d’Abruzzo, esiste un laboratorio che effettua la sequenza completa del genoma in due giorni. Si chiama Dante Labs, è una startup fondata da due abruzzesi trentanovenni, Andrea Riposati e Mattia Capulli.

Gabriele Colasanto e Marco Rossella sono stati – per diversi anni – consulenti di Direzione per The European House – Ambrosetti, lavorando anche nel settore dei media e della comunicazione. Successivamente i loro percorsi professionali si sono incrociati con alcune delle più interessanti realtà del digitale italiano: Banzai, ePRICE e Audiweb. 

Per un efficace utilizzo dei fondi europei ed una corretta destinazione degli stessi occorre inoltre procedere in tempi rapidi alla stesura della graduatoria di approvazione e alle relative erogazioni degli incentivi, basandosi su un sistema fondato sulle autocertificazioni.

Bandi di finanziamento snelli, velocità di istruttoria e di erogazione come avvenuto con le agevolazioni al settore artigianato del 2018. Sono questi i punti cardine di cui la Regione Campania ha bisogno per ripartire puntando sul settore degli incentivi pubblici per il settore turismo e industria.

Lo SFIN, pubblicato con Avviso pubblico sul BURC del 06/07/2020, sembra essere uno strumento finanziario innovativo che vede affiancarsi alla Regione Campania, Cassa Depositi e Prestiti, ma anche il sistema creditizio.

Giuseppe Arleo è fondatore dello Studio Arleo, specializzato nella consulenza alle piccole e medie imprese nella partecipazione a bandi europei, nazionali e regionali. Attualmente è coordinatore dell’Osservatorio per la ricostruzione economia dopo il Covid-19′ del think tank Competere.Eu.